Gnocchi di patate senza farina di frumento: una storia da raccontare

Gnocchi di patate: per me il primo migliore in assoluto. Di quelli fatti in casa ne mangerei fino a scoppiare, di quelli confezionati un po’ meno perché quello che più mi piace degli gnocchi è proprio il sapore della patata! Da piccola mi divertivo a prepararli con mia mamma e farmi di quelle scorpacciate, mettendoci un sacco di pomodoro…

Bei tempi: quando il grano e il pomodoro facevano parte della mia dieta. Da un anno non mangio più gnocchi e in casa non li abbiamo più fatti. Così dopo tanta astinenza, ho deciso di provare a farli con altre farine. Ho cercato un po’ su internet e tra le varie possibilità (con farina senza glutine, con fecola e amido…) ho scelto questa, visto che avevo della farina di grano saraceno da finire.

La storia di questi gnocchi va raccontata così com’è perché ho commesso un errore e vorrei avvisare coloro che vorranno provarla.

Ecco gli ingredienti della ricetta originale:
1 kg di patate farinose
180 gr di farina di grano saraceno
70 gr di farina di riso
1 uovo

Durante la preparazione, mia mamma (che mi assisteva) mi dice che secondo lei la quantità di farina era troppa. Questo perché rispetto alla nostra ricetta classica con farina di frumento, la differenza era molta. Io mi fido della sua esperienza e mettiamo solo 150 gr di farina totale. A me sembravano un po’ troppo molli, però si lasciavano lavorare bene, così abbiamo fatto un bel vassoio di gnocchi.

Quando l’acqua bolle iniziamo a cuocerne alcuni: ricetta e tradizione vogliono che dopo meno di un minuto gli gnocchi appaiano a galla, pronti per essere scolati. Bè con nostra grande sorpresa non è stato così: l’acqua ha iniziato a riempirsi di schiuma di farina. Sempre di più e sempre più densa. Provo a mescolare gli gnocchi e.. NON C’ERANO PIU’!! Si erano completamente sciolti, completamente spariti come per magia. Immaginate le facce e sopratutto la delusione.

Come sapete io non mi arrendo facilmente e tanta era la voglia di mangiare gnocchi. Peso la farina di grano saraceno rimanente e inizio a reimpastare quelli rimasti.
Il risultato? Un impasto più duro e gnocchi più pesanti. Però al momento della cottura nessuna delusione: quando ho visto gli gnocchi risalire belli compatti ho urlato: “Siii!” e me li sono mangiati quasi tutti io. Molto buon,i ma il gusto del grano saraceno copre quello della patata, dunque li proverò presto con il farro..

Devo chiedere scusa a nome di mia mamma alla blogger da cui ho preso la ricetta: non si possono fare ricette senza frumento e basarsi su anni di esperienza d’uso totale di questa farina. Ed è proprio vero: sbagliando si impara!

Ecco il procedimento:
Lessare le patate per 25 minuti. Mentre sono ancora calde, pelarle e schiacciarle con lo schiacciapatate. Far raffreddare per 5 minuti e poi aggiungere l’uovo e le farine. Mescolare fino ad amalgamare tutto e creare dei serpentelli con porzioni di pasta grandi come mezzo pugno. Tagliare gli gnocchi e adagiarli su un  canovaccio. Far bollire una pentola di acqua salata e farli cuocere per meno di un minuto: quando verranno a galla saranno cotti e pronti per essere scolati. Io li ho conditi con un po’ di grana e olio, ma mi hanno confermato che sono ottimi anche con il pomodoro.

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This Post Has 2 Comments

  1. RaffaellaM scrive:

    Che belli questi gnocchi, scaldano il cuore solo a guardarli. Non vedo l’ora di provare la tua ricetta, però se trovo la farina di grano saraceno anche qui (sono momentaneamente in Olanda) mi sa che li preparo, è brutto tempo e fa freddo e ci vuole proprio una pietanza che tolga l’umido dalle ossa e riporti il buon umore. Ciao

    • Farina di Gio scrive:

      Ciao Raffaella,
      mi fa piacere che la ricetta ti sia piaciuta! Se non trovi la farina di grano saraceno, non so dirti come possa venire con altre farine, tipo quella di riso o quelle senza glutine che usi di solito.. Se fai esperimenti, fammi sapere come vengono: le sperimentazioni in cucina sono le nostre specialità, per noi che non possiamo utilizzare determinati prodotti, vero? ;)

      Un caloroso abbraccio (anche contro il freddo e l’umido!)
      Giorgia

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